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Date: Wed, 3 Mar 1999 16:13:46 +0100 (MET)
From: Gabriele Paciucci <paciucci@pcainf1.ing.uniroma1.it>
Subject: Convegno CNR

Questo documento e' da considerarsi Freeware e coperto dalla licenza GPL
(http://www.fsf.org/copyleft/copyleft.html). Potete farci cio' che volete
a patto di mantenere la firma dell'autore o degli autori che hanno
contribuito alla realizzazioni. 

Grazie.

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"Freeware e altre nuove iniziative per il rilancio della tecnologia e
		dell'industria italiana dell'informazione"

			Aula Convegni CNR

		   Martedi', 23 Febbraio 1999


Martedi' 23 Febbraio si e' svolto presso l'Aula Convegni del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR) il convegno "Freeware e altre iniziative
per il rilancio della tecnologia e dell'industria italiana
dell'informazione" promosso dalla Presidenza del CNR. La giornata
incentrata, appunto, sul rivoluzionario modello di sviluppo Open Source,
che ha dato vita al sistema operativo Linux, e' stata fitta di interventi
di altissimo livello del mondo scientifico, politico e industriale.

Il presidente del CNR Bianco, in apertura della giornata, dando le cifre
del deficit italiano nel mondo dell'Information Technology e della sua
sudditanza dalle importazioni, vede nel Free Sofware una valida idea di
rilancio per l'industria italiana del software. Bianco dice << I commenti,
le speranze, le proposte, gli obiettivi del Freeware si moltiplicano.
Tutti mettono in evidenza il risultato impressionante di una azione
collettiva a livello planetario, che costa pochissimo ma soprattutto e'
aperta al contributo dei gruppi piu' agguerriti dei paesi tecnologicamente
evoluti, ma anche a quello di studiosi isolati in paesi a modesto
sviluppo, e' cioe' aperta e disponibile ai ricchi ma anche ai poveri>>.

Cuffaro, sottosegretario al Ministero dell'Universita' e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica, assicura che il governo si impegnera' a
sostenere il movimento Open Source. Ma e' l'intervento del Prof. Meo del
Centro Elaborazione Numerale dei Segnali CNR e organizzatore dell'evento,
che riesce a catturare l'attenzione della numerosa platea, andando ad
analizzare la realta' dell'informatica italiana.

Il rilancio di una grande azienda italiana nel settore che facesse
aumentare l'esportazioni e' del tutto impraticabile a causa dello sforzo
finanziario necessario. La possibilita', spiega Meo, di utilizzare il
Free Software e' l'unica strada praticabile per diminuire le importazioni.
Con uno sforzo finanziario esiguo si potrebbero avere tangibili risultati
a patto che gli enti pubblici si attivassero nei seguenti campi:

- certificazione: le aziende non installano software Open Source poiche'
non risulta essere certificato

- documentazione: spesso il Free Software e' poco documentato o non e'
nazionalizzato nella nostra lingua

- formazione: l'uso del Free Software deve avere le stesse possibilita' di
fruizione che ha il software proprietario presso la scuola secondaria
superiore e le universita'

- privilegiare i prodotti Open Source nelle gare d'appalto della pubblica
amministrazione, in modo tale che la soluzione realizzata possa essere
riutilizzata efficacemente da altri enti. In questo modo si eliminerebbero
tutte quelle quotidiane incompatibilita' nello scambio dei dati.

- incentivi alle imprese per l'uso di prodotti open source e per la
produzione di nuovo software Open Source.

Naturalmente l'impatto sulla bilancia dei pagamenti, sul controllo del
know-how e sullo sviluppo della piccola impresa sarebbe effettivo.

Il Prof. Meo ha, dunque, posto le basi per un progetto reale, non solo con
una ampia documentazione, ma invitando a parlare un nutrito numero di
professionisti, concentrati nella sezione "Freeware: Esperienze in atto",
che hanno portato la loro esperienza nello svolgere le proprie attivita'
secondo il modello Open Source.

Anche se l'Ing. Gianoglio, responsabile dei Sistemi Informativi FIAT,
durante il suo intervento e' stato piuttosto scettico, durante la tavola
rotonda ha espresso il desiderio di approfondire la conoscenza del Free
Software. 

La tavola rotonda ha segnato la conclusione della giornata. Introdotta
dall'Ing Bravi, Coordinatore del Linux User Group Roma e rappresentante
del progetto Pluto, che ha portato l'esperienza di chi raggruppa e
coordina alcuni importanti progetti Linux italiani. E' stata
moderata dal Prof. Giuseppe Biorci.

L'atmosfera si e' fatta subito accesa tra chi sosteneva che il movimento
Open Source potesse essere solamente un veicolo e chi vedeva nel Free
Software un vero e proprio modello di sviluppo per l'Information
Technology italiana. Veicolo o modello, il movimento Freeware grazie a
questa iniziativa si e' fatto conoscere e apprezzare a livelli che fino a
qualche mese fa era impensabile arrivare. Grazie al Prof. Meo il sasso e'
stato gettato, stiamo a vedere che onde produrra'!


di Gabriele Paciucci con la preziosa collaborazione del Dott. A. Celli.

Riferimenti

http://www.freeware.it
http://www.opensource.it

http://www.opensource.org
http://www.fsf.org/copyleft/copyleft.html